I pionieri trasformano le visioni in realtà

Vi ricordate di un’esposizione nazionale? Che cosa vi è rimasto di quell’esperienza? La prima esposizione nazionale si è tenuta nel 1883 a Zurigo e, da allora, ne è stata organizzata una circa ogni 25 anni. Ogni generazione ha avuto la possibilità di svolgere un’esposizione nazionale. L’ultima si è tenuta nel 2002 nella regione dei Tre Laghi, Neuchâtel-Bienne-Murten, è stata sostenuta da cinque Cantoni e si è svolta in quattro sedi espositive. La manifestazione ha richiamato oltre 10 milioni di visitatori e visitatrici e ha offerto oltre 13’000 eventi culturali.

 

Una democrazia matura come la Svizzera ci consente di confrontarci e ci offre la possibilità di esprimerci regolarmente e di intervenire attivamente su determinati temi. Un’esposizione nazionale ci permetterebbe di esaminare attivamente, in modo vasto e approfondito, e per diversi mesi, i temi più svariati, per affinare le nostre opinioni. Quale direzione deve prendere la Svizzera? Come vogliamo che siano le nostre case? Come vogliamo lavorare, spostarci e nutrirci? Riusciremo a portare a termine la transizione energetica? L’essere umano è e rimane al centro: ma quale ruolo vogliamo che abbiano i robot e l’intelligenza artificiale?

 

È arrivato il momento di porci queste domande, in modo giocoso, intellettuale, artistico. Un’esposizione nazionale è in grado di riunire persone provenienti da tutta la Svizzera, da ogni regione linguistica, di ogni cultura e di ogni generazione. Incontrarsi deve essere bello. Affrontare il futuro deve essere un piacere, un’avventura.

I pionieri trasformano le visioni in realtà